Costruzioni, Ambiente e Territorio

Gli Istituti Tecnici offrono una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico.

Percorso di studio

Scuola Secondaria di II Grado

Struttura didattica

Istituto

Cos'è

L’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” integra competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso degli strumenti informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali.

A cosa serve

Prepara chi vuole entrare nel campo dell’edilizia, delle costruzioni, della tutela ambientale e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Come si fa

Per le iscrizioni alle prime classi dell'istituto tecnico - Costruzioni, Ambiente e Territorio,  nel mese di gennaio di ogni anno, la procedura online sul sito del MIUR, a cui si accede dal pulsante sottostante.

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Orario

Quadro orario

Quadro orario corso Costruzioni Ambiente e Territorio ore settimanali
  2° Biennio 5° anno
Discipline comuni a tutte le specializzazioni III° IV°
Lingua e lettere italiane 4 4 4
Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3
Matematica  3 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternativa 1 1 1
Complementi di Matematica 1 1  
Totale ore settimanali dele discipline comuni a tutti gli indirizzi 16 16 15
Progettazione, Costruzioni e Impianti 7 6 7
Topografia 4 4 4
Geopedologia, Economia ed Estimo  3 4 4
Gestione del cantiere e Sicurezza   2 2 2
Totale ore settimanali 32 32 32
di cui di laboratorio 8 9 10

Email

trtf030002@istruzione.it

Telefono

0744 61241

Info

L’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio del settore tecnologico comprende due articolazioni, riferite alle aree più significative del sistema edilizio, urbanistico ed ambientale del Paese. Nelle due articolazioni dell’indirizzo, i risultati di apprendimento sono stati definiti a partire dai processi produttivi reali e dalle azioni distintive che il tecnico diplomato dovrà compiere nella prassi e tengono conto della continua evoluzione che caratterizza l’intero settore, sia sul piano delle metodologie di progettazione, organizzazione e realizzazione, sia nella scelta dei contenuti, delle tecniche di intervento e dei materiali.

La metodologia di studio è centrata sulle problematiche tipiche dell’indirizzo e grazie all’operatività che la contraddistingue facilita apprendimenti efficaci e duraturi nel tempo. L’approccio centrato sul saper fare consente al diplomato di poter affrontare l’approfondimento specialistico e le diverse problematiche professionali ed in seguito continuare a mantenere adeguate le proprie competenze in relazione al prevedibile sviluppo del settore interessato da notevoli aggiornamenti delle tecnologie impiantistiche ed energetiche. Lo studio di quest’ultime approfondisce i contenuti tecnici specifici dell’indirizzo e sviluppa gli elementi metodologici e organizzativi che, gradualmente nel quinquennio, orientano alla visione sistemica delle problematiche legate ai vari generi dei processi costruttivi e all’interazione con l’ambiente.

Il corso, nel secondo biennio ed in particolare nel quinto anno, si propone di facilitare anche l’acquisizione di competenze imprenditoriali, che attengono alla gestione dei progetti, all’applicazione delle normative nazionali e comunitarie, particolarmente nel campo della sicurezza e della salvaguardia dell’ambiente. Le discipline di indirizzo, pur parzialmente presenti fin dal primo biennio ove rivestono una funzione eminentemente orientativa, si sviluppano nei successivi anni mirando a far acquisire all’allievo competenze professionali correlate a conoscenze e saperi di tipo specialistico che possano sostenere gli studenti nelle loro ulteriori scelte professionali e di studio.

L’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” integra competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso degli strumenti informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali. Approfondisce competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico.

Il quinto anno, dedicato all’approfondimento di specifiche tematiche settoriali, è finalizzato a favorire le scelte dei giovani rispetto a un rapido inserimento nel mondo del lavoro o alle successive opportunità di formazione: conseguimento di una specializzazione tecnica superiore, prosecuzione degli studi a livello universitario

Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”

  • ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; 
  • possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
  • ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;
  • ha competenze relative all’amministrazione di immobili.

È in grado di:

  • collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;
  • intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
  • prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale;
  • pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
  • collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

  1. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione.
  2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti.
  3. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia.
  4. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi.
  5. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente.
  6. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio.
  7. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi.
  8. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
  • teresse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;
  • intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
  • prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale;
  • pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
  • collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte.

Di seguito il contenuto di una scheda  del CNGeGL pubblicata con lo scopo di informare ed orientare alla scelta della professione di geometra.

Il geometra

Premessa

Al fine di intraprendere una efficacie azione di orientamento è stata avviata un’attività di valutazione e riflessione, incentrata a delineare un’identità aggiornata del Geometra. Un percorso che si inserisce nell’ambito delle iniziative istituzionali del CNGeGL, quale organismo che opera in un’ottica di servizio rivolto agli studenti, agli iscritti e alla collettività. Il risultato, inteso come uno strumento di studio, può essere usato come una lente di ingrandimento per favorire una attenta riflessione da mettere a disposizione delle attuali e future generazioni.

Figura professionale

Il Geometra che svolge l’attività professionale è una figura in continua evoluzione per la polivalenza del suo ruolo, sempre attuale per il contesto sociale ed economico in cui opera, in quanto tecnico costantemente al passo con i tempi, che ha consapevolmente e costantemente migliorato e adeguato le proprie competenze. La motivazione principale di tale esigenza è riscontrabile nei contenuti e nella specificità degli studi di base, finalizzati non solo a fornire una formazione di tipo tecnico ma anche a far acquisire nozioni e metodi che consentono un approccio facilitato alla risoluzione delle problematiche correlate alle esigenze della collettività. 

Scenario

I mutamenti ambientali provocati dall’intervento dell’uomo esigono una risposta concreta, rappresentata, principalmente, dal cambiamento del modo di pensare e di tutelare l’ambiente per garantire uno sviluppo sostenibile a salvaguardia delle future generazioni. La situazione attuale deriva dall’uso incondizionato del territorio e delle sue risorse, effettuato senza valutare l’impatto ambientale e le conseguenze sulla vivibilità. Il consumo di suolo, lo sfruttamento delle risorse fossili e naturali, le immissioni in atmosfera, l’uso dell’acqua e la gestione dei rifiuti incidono sui cambiamenti climatici i cui effetti sono, troppo spesso, devastanti (siccità, uragani, cambiamenti climatici, ecc.) ed uno sviluppo delle città che non sono a misura di uomo (città rifiuto). Il cambiamento di mentalità che si rende necessario per interrompere il processo di decadimento, impone l’obbligo di conoscere il territorio e il suo edificato, per ristrutturare e restaurare l’esistente, limitare il consumo energetico, razionalizzare le risorse idriche e naturali, produrre energia da fonti rinnovabili, riciclare e riutilizzare i materiali e i rifiuti superando il modello attuale di economia “lineare” (dalla culla alla tomba) adottando un sistema di economia “circolare” (dalla culla alla culla), dove i cicli produttivi dovranno essere pensati e attuati nel rispetto dell’ecosistema e della sua vivibilità da parte dell’uomo.

Attività

Fra le attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi sopra indicati, quelle svolte dal mondo delle professioni tecniche, di cui fa parte il Geometra, hanno un ruolo fondamentale. Esse devono consentire di dare risposte qualitativamente soddisfacenti alle esigenze dei singoli individui, delle imprese, della comunità in generale. Fornire, in buona sostanza, prestazioni professionali adeguate alle richieste della propria committenza, pubblica e privata, salvaguardando l’interesse collettivo, a partire dal rispetto dell’ambiente. In una società complessa e altamente informatizzata, è indispensabile che il professionista tecnico svolga un ruolo di supporto e assistenza ai singoli cittadini, ma, al tempo stesso, di garanzia assumendosi l’onere di funzioni prima demandate alla pubblica amministrazione. L’istituto della delega, intesa nell’accezione più ampia del termine, potrà essere attuato in pieno solo con tecnici competenti e responsabili.

Formazione

Lo scenario e le conseguenti attività impongono che tutti i professionisti, come gli altri lavoratori, abbiano una formazione di base strutturata diversamente rispetto al passato, sempre più ampia e approfondita per essere adeguata ai cambiamenti ed alle necessità della società, anche in riferimento al contesto europeo. In proposito, è in corso di esame una proposta di legge (A.C. 4030), finalizzata a modificare la formazione iniziale e l’accesso alla professione di Geometra attraverso una specifica laurea (triennale) professionalizzante e abilitante. Il percorso accademico potrà essere attuato dalle Università anche in collaborazione con gli Istituti CAT, sulla base di opportune convenzioni, per garantire la capillarità sul territorio. Questo consentirà di aumentare i presidi di formazione tecnico – professionale avanzata, anche a beneficio di una riduzione dei costi e di un maggiore collegamento con le strutture Universitarie. Si tratta di un percorso innovativo, nato dalla collaborazione fra il mondo dell’Istruzione, Università e scuola secondaria di secondo grado, con quello del lavoro.

L’obiettivo principale è l’ampliamento delle opportunità di scelta per le famiglie: sapere che ad un diploma secondario potrà seguire una specifica laurea (professionalizzante), rappresenta uno scenario diverso, che permette di inserirsi agevolmente nel mondo del lavoro. Per tale motivo la formazione del “Geometra” ha bisogno di diverse componenti culturali e tecniche, acquisite in modo coordinato tra loro: le costruzioni in tutti i loro aspetti, l’estimo e la geomatica (le aree fondamentali della professione), senza tralasciare le principali nozioni di base di diritto e di economia. In questo delicato equilibrio di conoscenze è necessario che il tirocinio sia di natura “professionale” e sia inserito all’interno del corso di laurea, da un lato per collegarlo all’attività didattica e formativa, dall’altro per ridurre decisamente il tempo di inserimento nel mondo del lavoro.

Competenze e settori operativi

Il percorso di studi previsto consentirà di avere una formazione adeguata per accedere direttamente nel mondo del lavoro. Le capacità tecniche acquisite consentono al professionista di svolgere la professione, sia in modo autonomo (libera professione) sia in qualità di lavoratore dipendente, nei vari settori di competenza nonché avere una padronanza digitale per l’utilizzo di piattaforme collaborative (BIM, Servizi Telematici Agenzia Entrate, ecc.). In via non esaustiva, i settori sono i seguenti:

  • 1. Manutenzione e Riqualificazione urbana
  • 2. Manutenzione e Riqualificazione Edilizia
  • 3. Bio-edilizia
  • 4. Risparmio energetico
  • 5. Domotica
  • 6. Due diligence e valutazione immobiliare
  • 7. Applicazioni tecnologiche al rilevamento e monitoraggio ambientale (rilievi e cartografia)
  • 8. Gestione patrimoni immobiliari pubblici e privati
  • 9. Lavori pubblici (edilizia, infrastrutture, reti tecnologiche)
  • 10. Interventi per la riduzione del rischio idrogeologico
  • 11. Miglioramento della resistenza alle azioni sismiche del patrimonio immobiliare
  • 12. Informatica e strumenti ad alta tecnologia (Topografia, geomatica, modellazione 3D,DTM)

Gli ambiti innovativi sono, in via indicativa, i seguenti:

  • 1. Rilevamento del territorio con utilizzo esteso di nuove tecnologie (G.P.S. – A.P.R. – Droni)
  • 2. Monitoraggio ambientale, rilevamento movimenti del suolo e delle opere infrastrutturali
  • 3. Produzione di energia da fonti rinnovabili
  • 4. Gestione delle terre e rocce da scavo – piani di utilizzo
  • 5. Gestione dei rifiuti provenienti da interventi in edilizia
  • 6. Software e applicazioni specialistiche in Geomatica,Topografia, Costruzioni
  • 7. Utilizzo di GIS e SIT, Building Information Modelling (BIM)
  • 8. Risparmio energetico in edilizia
  • 9. Bioarchitettura
  • 10. Ingegneria naturalistica
  • 11. Manutenzione e gestione immobiliare
  • 12. Indagini e Diagnosi sulle caratteristiche dei materiali del costruito

Informazioni dettagliate nel PTOF (Piano Triennale dell'Offerta Formativa