Tutti gli indirizzi attivi nell’Istituto prevedono, lo studio della Chimica. Per questo è stato riservato un apposito laboratorio ad uso esclusivo delle classi prime e seconde.
La capacità del laboratorio è di n.24 postazioni individuali dislocate su tre banchi attrezzati per esperienze didattiche che sono corredati di:
Per conseguire le attività di laoratoriali nella massima sicurezza le postazioni di lavoro sono corredate di:
Le aule del biennio sono tutte dotate di apparecchiatura multimediale. Attualmente sono 15 e sono dotate della seguente tecnologia:
Il laboratorio di fisica per il biennio
Il laboratorio di fisica è un laboratorio del biennio che viene usato regolarmente per un’ora a settimana dalle prime e le seconde classi di tutti gli indirizzi di studio.
La fisica è una materia di base per proseguire gli studi nel triennio e con il laboratorio di fisica i ragazzi iniziano sin dal primo anno a svolgere misure ed esperimenti. Nel laboratorio di fisica si lavora in piccoli gruppi, ciascuno dei quali ha a disposizione un kit per svolgere in autonomia un’attività assegnata dall’insegnante di laboratorio. Durante le attività sono presenti sia l’insegnante di laboratorio che l’insegnante di teoria, che supportano gli studenti nel loro lavoro.
Le attività svolte nel laboratorio di fisica sono direttamente collegate con gli argomenti sviluppati in classe e supportano l’apprendimento di concetti spesso astratti e di difficile elaborazione, per via della forte componente matematica in essi presente.
Il laboratorio dell’ITT Allievi Sangallo è ricco di strumentazione per un’ampia gamma di esperienze. Vi si svolgono esperimenti di meccanica, termologia, elettrostatica… con i quali si possono “toccare con mano” i fenomeni che sul libro appaiono descritti da formule matematiche astratte.
Inoltre nel laboratorio di fisica, come negli altri laboratori del biennio, i ragazzi e le ragazze imparano a lavorare in gruppo e a portare a termine un compito insieme agli altri, rispettando le consegne dell’insegnante senza mai perdere di vista le norme di sicurezza. È un luogo quindi dove, oltre a imparare qualcosa di più della fisica e quindi della natura, si impara a svolgere una attività sperimentale. Tutto ciò prepara alla prosecuzione degli studi nei laboratori di indirizzo.
Lab.Fisica-Aula 1
Lab.Fisica-Aula 2
Risorse didattiche.
Una fornitissima apparecchiatura per esperienze didattiche dislocata su 286 m2 di superficie.
- 2 Laboratori indipendenti (di cui una oscurabile).
- 12 postazioni di lavoro per gruppi
- Kit sperimentali per lavori di gruppo
- Strumenti e apparecchiature per lo studio dei fenomeni fisici:
- Il moto in più dimensioni (cinematica)
- la dinamica
- l’equilibrio (statica)
- I fluidi
- la termologia
- la termodinamica
- l’elettrostatica
- la corrente elettrica
- il magnetismo
- l’elettromagnetismo
- l’ottica
Tra le esperienze del laboratorio:
Biologia
Scienze della Terra
In genere nelle nostre scuole lo studio dell’astronomia e unicamente teorico-descrittivo e l’aspetto osservativo, veramente interessante, è necessariamente trascurato. Peraltro l’osservazione diretta del cielo notturno in tutto il suo splendore è difficoltosa a causa dell’inquinamento, che rende l’atmosfera non trasparente e della luce diffusa degli impianti di illuminazione delle città. Solo lontano dalle grandi città, e in condizioni atmosferiche ottimali, è possibile ammirare una volta celeste.
Un’altra difficoltà che si incontra nella osservazione diretta del cielo e data dal fatto che i fenomeni celesti avvengono in tempi molto lunghi e alcuni sono osservabili solo in luoghi molto distanti da noi. Ė facile quindi capire l’importanza didattica del Planetario che permette di riprodurre quasi tutti i fenomeni astronomici, osservabili sia di giorno che di notte, a tutte le latitudini e soprattutto di poterli “accelerare” nel tempo.
Il nostro Planetario riproduce fenomeni celesti dovuti ai moti della Terra e di altri corpi come li può vedere un osservatore posto sulla superficie terrestre.
Lo strumento è costituito da una sfera metallica cava sulla cui superficie sono stati praticati numerosi piccoli fori, di diametro diverso: ogni foro corrisponde alla posizione della stella ed il suo diametro è proporzionale alla sua intensità luminosa apparente. Una lampadina a sorgente luminosa puntiforme posta al centro della sfera, proietta -al buio- su uno schermo di tela a forma di cupola, una macchia luminosa corrisponde a ciascun foro: l’insieme delle proiezioni riproduce il cielo stellato sulla cupola.
È possibile proiettare anche le immagini del Sole, della Luna e dei pianeti più vicini. Inoltre ruotando la sfera si può simulare il moto apparente della sfera celeste durante il giorno e variando l’inclinazione dell’asse di rotazione della sfera è possibile riprodurre l’aspetto del cielo alle varie latitudini e nei vari momenti dell’anno.
Per esempio si possono riprodurre i solstizi e gli equinozi alle varie latitudini e rendersi conto:
- uno della diversa altezza del Sole sull’orizzonte nelle diverse stagioni e nell’arco più o meno ampio che il Sole apparentemente compie;
- del lungo “giorno polare” nel solstizio d’estate a latitudini oltre il Circolo Polare Artico, quando il Sole non tramonta mai sotto l’orizzonte, e della lunga “notte polare” quando il Sole non sorge mai sopra l’orizzonte.